sabato 18 febbraio 2012

Più Monti per tutti

Dopo Monti al governo c’è chi vorrebbe un Monti alla Rai. E c’è chi vorrebbe un Monti al Csm. C’è chi ne vorrebbe uno alla Consulta. Chi vorrebbe un Monti in Confindustria e chi nel sindacato. A destra vorrebbero un Monti per la destra, a sinistra un Monti per la sinistra, al centro un Monti per Casini. In ogni famiglia vorrebbero un Monti. Chi vorrebbe un Monti per padre, chi per marito, persino chi lo vorrebbe per moglie. Ma i più vorrebbero tanti montini per bambini, che vanno disciplinatamente a letto senza cena.
di Mattia Feltri; LA STAMPA

sabato 11 febbraio 2012

Vis polemica

Alemanno contro la Cancellieri. E contro Gabrielli. E Gabrielli contro Tremonti. E Tremonti contro Bertolaso. E il nord contro il sud. E poi Fli contro il comune. E il comune contro la provincia. La provincia contro il milleproroghe. E dunque tutti contro il milleproroghe. E naturalmente il Pd contro il Pdl e il Pdl contro il Pd. E le previsioni del tempo della Protezione civile contro le previsioni del tempo dell’Aeronautica... Eh già, la polemica è il sale della democrazia. E se na avanza un po’, oggi buttatelo sulla neve.
di Mattia Feltri; LA STAMPA

Il mondo è strano

Nell’arco di tre mesi il settimanale più famoso del mondo ha dedicato la copertina a due premier diversissimi, nati incredibilmente nello stesso Paese: il nostro. Rimangono le questioni irrisolte. Chi ha le orecchie più grandi? Chi incarna la destra moderna? A chi si è ispirato Leonardo per il sorriso della Gioconda? Come è possibile che in appena tre mesi - il tempo che Alemanno impiega per mettere le catene - secondo il titolista di «Time» siamo passati dallo status di economia più pericolosa del pianeta a quello di ultima speranza d’Europa? Da chi comprereste una barzelletta usata? (Io da Monti: adoro l’umorismo lugubre). L’italiano medio somiglia a uno dei due o il suo sogno è essere Monti di giorno e Berlusconi la notte? Quando mai metteranno Bersani sulla copertina di «Time»?

di Massimo Gramellini; LA STAMPA

giovedì 2 febbraio 2012

Colpo di gelo

Certo che ne abbiamo di classe noi italiani. Al momento giusto, tac, saltiamo sempre fuori con il colpo di genio (magari impreziosito dal colpo di fortuna, così, per farli incavolare tutti). E dunque il settimanale tedesco Spiegel scrive che siamo un popolo di Schettino, codardi, approssimativi e inaffidabili, ma non per motivi razziali, bensì per motivi climatici. Insomma, saremmo cialtroni perché l’Italia è il pigro paese del sole. E noi che cosa gli tiriamo fuori? Una settimana di gelo record!

di Mattia Feltri; LA STAMPA

Dopo di lei

Approvo alla grande il blitz della Finanza nel centro di Milano. Ma bisognava farlo proprio di sabato sera? Così si danneggia il commercio in un periodo di crisi… Giusta iniziativa, tanto di cappello, però perché non fanno le pulci al quartiere cinese? Sai quanti ne trovano lì, di lavoratori in regola e scontrini fiscali... Sveglia, ingenui: è un complotto per far chiudere i piccoli esercizi a favore della grande distribuzione. Dietro c’è la manina delle multinazionali e delle banche... Se la prendono coi soliti noti: mai una volta che vadano a curiosare nei circoli esclusivi o fra gli iscritti alle scuole d’élite... Cortina, Portofino, adesso Milano: vorrei sapere perché non si spingono al Sud a fare qualche controllo. Hanno paura di sudare o di prendersi una pistolettata?... Il problema sono i dentisti. Quello è il vero scandalo, altro che i commercianti. I dentisti!... Perché invece, i chirurghi? Mio cugino mi ha raccontato che... Sono un dentista. Non per difendere la mia categoria, però vogliamo parlare dei notai? Vogliamo parlarne o no?... La verità è che queste operazioni sono sacrosante, ma troppo spettacolari. Servono solo a gettare fumo negli occhi per far dimenticare alla gente che i politici non si sono ancora ridotti lo stipendio... Fosse solo lo stipendio! I primi a non pagare le tasse sono loro, i politici... I politici e i dentisti, ve lo dico io...

(Commenti che circolavano ieri in Rete a proposito del blitz della Finanza nei locali di Milano).
di Massimo Gramellini; LA STAMPA