martedì 13 settembre 2011

Premio Potemkin

Va istituito il Premio Potemkin, non quello della corazzata ma quello, per dirla alla Paolo Villaggio, della boiata pazzesca. E chi lo vince, oggi, l'ambito trofeo? C'è l'imbarazzo della scelta fra tre pretendenti. Tutti concentrati sulle ultime esternazioni di Madonna. La quale, riprendendo un giudizio dell'Economist e non del Bolscevico o del Manifesto o di un bollettino dei Cobas o di un giornalucolo da centro sociale occupato, sostiene che Berlusconi è incapace e nocivo per l'Italia. Il che, ovviamente, è opinabile e i fan del Cavaliere non condividono di certo questo giudizio. Ebbene, su Madonna modello Economist, ecco le reazioni. Daniela Santanchè, o santadeche, come la chiama Dagospia: "La signora Ciccone è un'italo-americana anti-italiana" (ovvero il massimo del tradimento, e povero Silvio). Il vice-ministro Giovanardi: "Non valgono mai le cose che dice Madonna, perché è una che tifa a favore dei matrimoni gay". Gabriella Carlucci, deputatessa del Pdl: "Madonna deve avere un addetto stampa comunista. L'avrà imbeccata lui, per questo giudizio, dicendole che così le sue parole finiscono più facilmente sui giornali comunisti" (ovvero la totalità degli organi di stampa nostrani). Insomma a chi dare il Premio Potemkin? Alla dichiarazione numero uno, numero due o numero tre? Noi votiamo la tre, quella sul comunista che manipola la popstar, però ci dispiace per Santanchè e Giovanardi, spesso campionissimi della boiata pazzesca.

di Mario Ajello; Il Messaggero

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