sabato 30 aprile 2011

Buon (concerto del) Primo Maggio

La musica, si sa, non fa la rivoluzione: e almeno per ora non l'ha mai fatta. Però, sembra esserci più politica dentro le canzoni della nuova musica italiana dell'impegno senza ideologia e della protesta senza retorica o prosopopea, piuttosto che nei discorsi parlamentari o nelle dichiarazioni giornalistiche degli attempati leader della sinistra incanutita, reciprocamente gelosi e impegnati a combattersi in una guerra intestina il cui vincitore è sempre lo stesso: il Cavalier Berlusconi. Molto più di loro, almeno per le giovani generazioni, sono i Subsonica, Daniele Silvestri, Jovanotti, Caparezza - il quale per esempio ha inventato la categoria del "qualcunismo" ovvero il neo-qualunquismo di quelli che a tutti i costi vogliono essere o diventare qualcuno - a spargere idee che costruiscono un senso comune, a dire cose semplici e che riescono ad essere percepite più del bla bla da talk show o dei discosi autoreferenziali da ceto politico. Domani, al concerto del Primo Maggio, sul palco saliranno molti di questi campioni della neo-sinistra possibile che neppure più sinistra andrebbe chiamata ma Giuseppe o Mafalda o XXY o ognuno la chiami come vuole: basta che sia capace di essere e di esserci. «Libera l'Italia subito dal prodotto interno lurido», cantano i Subsonica. E Daniele Silvestri, nel suo nuovo disco che parla di precari e di altre tristezze: «Se grandezza c'è in questo Paese, non si riesce più a vedere». Ma se appizzi l'orecchio, qualche piccolo brivido di speranza lo percepisci. O forse è soltanto un'illusione melodica, o un elettronico abbaglio.

di Mario Ajello; Il Messaggero

Fukushima mon amour

Superorfano

Esiste qualcosa di più americano della Coca-Cola, della Cadillac e del cheeseburger messi insieme? Sì, certo, Superman; il quale però, nell’episodio intitolato "The Incident", appena pubblicato sul numero 900 dell’albo Action Comics - laddove aveva fatto la sua comparsa nel lontano 1938 - «si dimette» da statunitense, rinunciando alla cittadinanza. Roba da far strabuzzare gli occhi, anche perché alla Casa Bianca siede il democratico e multilateralista Obama che invece, stanco delle polemiche al riguardo, ha mostrato proprio in questi giorni il suo certificato di nascita sul suolo Usa, a Honolulu.

La ragione dell’impensabile scatto d’ira del supereroe, uno dei simboli per eccellenza dell’orgoglio a stelle e strisce, è lo shampoo che gli viene fatto dal governo dopo la sua partecipazione a una manifestazione di protesta (non violenta) a Teheran, contro il regime degli ayatollah. Ma come si permettono con chi ha sempre servito giustizia e verità (e che, al più, teme la kryptonite, e non certo una casta di politicanti)?

I supereroi sono un pilastro della cultura popolare statunitense, e possono essere più muscolari e repubblicani oppure più nevrotici e liberal, ma la loro fedeltà alla nazione non è mai venuta a mancare. American Heroes, innanzitutto, come per l’appunto il loro portabandiera, figlio, come dissero i suoi creatori Jerry Siegel e Joe Shuster, della filosofia quintessenzialmente statunitense di Ralph Waldo Emerson e della sua fiducia nelle capacità illimitate dell’individuo (compendiata nella vicenda dello spaurito Clark Kent che, infatti, evolve in formidabile superuomo).

Ecco perché il rifiuto della nazionalità statunitense da parte di Superman suona come un’autentica rivoluzione (o un oltraggio, come dimostrano le reazioni di alcuni intellettuali neocon sui giornali). Nella stagione delle rivolte in Medio Oriente, insomma, la Realpolitik del Dipartimento di Stato ha giocato un brutto scherzo agli interessi Usa, perdendo alla causa la sua arma segreta più potente. Ma i tempi mutano, e dal cosmopolitismo, anch’esso molto All American Boys, del presidente Wilson, Superman sembra così passare al globalismo dei diritti umani e all’interventismo umanitario, «non più cittadino» di un’America orfana del suo ruolo, oscillante tra l’apertura da pari a pari al resto del pianeta globalizzato e i rigurgiti nazionalistici dei Tea party.

di Massimiliano Panarari; LA STAMPA

giovedì 28 aprile 2011

Rifocilliamoci

UFFICIO RECLAMI
Sempre più persone si rivolgono ai testimonial della pubblicità per problemi personali attinenti alla ditta reclamizzata. Esempi: 1. Comitato di genitori chiama Totti perché interceda sulla Vodafone per non far mettere ripetitori vicino a una scuola; 2. Costruttori di divani italiani che chiedono alla Ferilli di non farli fare ai cinesi; 3. Io che chiedo alla Gialappa's se possono dire a quelli di Intesa S. Paolo di rimborsarmi i bond Parmalat. Loro non possono fare niente! L'unico è Giovanni Rana che essendo padrone e testimonial allo stesso tempo è in palese conflitto d'interessi.
STERPAGLIE
Siamo tutti contro la caccia alle balene. E' che se non ci fossero i cacciatori di balene quelli di Greenpeace dovrebbero andare a timbrare il cartellino alla Digestivo Antonetto (io anche; che non potrei scherzare gli attivisti di Greenpeace). Una cosa è certa: se dovessi esser senza lavoro, piuttosto che niente mi imbarcherei su una baleniera. (che poi è tutta una finta; le balene sono estinte dal 1508).

di Maurizio Milani; da "Chi ha ciulato la Corrente del Golfo?"

Ad ognuno le sue croci

Stimato Cliente PlayStation Network/Qriocity:Abbiamo scoperto che tra il 17 e il 19 Aprile 2011, alcune informazioni relative agli account di utenti di servizi PlayStation Network e Qriocity sono state compromesse in relazione a intrusioni illegali e non autorizzate nel nostro sistema. Di conseguenza a quanto riscontrato finora, abbiamo:

1) Temporaneamente disattivato i servizi PlayStation Network e Qriocity;
2) Ingaggiato una competente agenzia esterna per la sicurezza, per condurre una completa ed estesa indagine su quanto accaduto;
3) Tempestivamente preso misure per migliorare la sicurezza e rafforzare l'infrastruttura del nostro network, ricostruendo l'intero sistema per fornire una maggiore protezione dei vostri dati personali.

Apprezziamo la vostra pazienza e buona volontà mentre lavoriamo intensivamente per risolvere questi problemi.

Mentre indaghiamo sui dettagli di questo incidente, riteniamo che un soggetto non autorizzato abbia ottenuto le seguenti informazioni da voi fornite in precedenza: nome, indirizzo (città, stato/provincia, codice postale), nazione, indirizzo email, data di nascita, password, login e online ID di PSN/portatile. Inoltre è possibile che i dati del vostro profilo siano stati rilevati, inclusi la cronologia degli acquisti e l'indirizzo di addebito (città, stato/provincia, codice postale). Se avete autorizzato un sub-account per un vostro familiare, vi informiamo che gli stessi dati relativi possono essere stati rilevati. Nonostante non ci sia prova che i dati della vostra carta di credito siano stati presi in questa circostanza, non possiamo escludere tale possibilita'. Se avete fornito i dati della vostra carta di credito tramite PlayStation Network o Qriocity, per sicurezza vi informiamo che il numero della vostra carta di credito (escluso il codice di sicurezza) e la data di scadenza possono essere stati rilevati.

Per la vostra sicurezza, vi invitiamo a essere particolarmente vigili nei confronti di truffe via email, telefono, e posta cartacea che chiedano informazioni personali o dati sensibili. Sony non vi contatterà in nessun modo, incluso via email, chiedendovi il numero di carta di credito, numero di previdenza sociale, o altri simili dati o informazioni che siano personalmente identificabili con voi. Se vi vengono richieste tali informazioni, potete avere la certezza che non si tratta di Sony. Inoltre, se usate gli stessi nome utente e password per il vostro account dei servizi PlayStation Network o Qriocity e per altri servizi o account a essi non collegati, vi invitiamo fortemente a modificarli. Quando i servizi PlayStation Network e Qriocity saranno nuovamente operativi del tutto, vi raccomandiamo inoltre ad accedervi per modificare le vostre password.

Per proteggervi contro possibili furti di dati personali o danni finanziari, vi incoraggiamo a rimanere vigili per controllare lo stato dei vostri account e monitorare i movimenti del vostro credito.

Vi ringraziamo della vostra pazienza mentre completiamo le indagini su questo incidente, e ci dispiace per ogni inconveniente causato. I nostri team stanno lavorando senza sosta a questo proposito, e ogni servizio tornerà disponibile il più presto possibile. Sony tratta la protezione delle informazioni molto seriamente e continuerà a lavorare per garantire che ulteriori misure vengano prese al fine di proteggere informazioni relative all'identificazione personale. Fornire servizi di intrattenimento di qualità e nella sicurezza dei nostri clienti è la nostra massima priorità. Siete pregati di contattarci presso it.playstation.com/psnoutage in caso abbiate ulteriori domande.

Cordialmente, Sony Network Entertainment and Sony Computer Entertainment Teams

Beati i Marziani

La Lega Nord ha annunciato che si opporrà, anche con il voto parlamentare, all’eventualità annunciata dal premier che l’Italia partecipi ai bombardamenti della Libia. Ai leghisti già non andava a genio di prestare alla Nato le basi militari senza prima discutere dell’emergenza immigrati. Però adesso dovrebbero mettersi una mano sul cuore, perché Silvio Berlusconi ha acconsentito ai bombardamenti dopo le insistite per quanto amichevoli pressioni di Barak Obama. E come si fa a dire di no a un Nobel per la Pace?
di Mattia Feltri; LA STAMPA

365 25 aprile

Viva il governo del fare

Dopo l'accisa per la cultura e l'aumento dell'Ipt previsto nella norma sul federalismo fiscale ecco arrivare un'altra mazzata per gli automobilisti. Il ministero dello Sviluppo economico, infatti, ha emanato un decreto che innalza la soglia di errore ammessa per i misuratori di erogazione delle pompe di benzina. In parole povere, con questo provvedimento viene aumentato il limite entro il quale i distributori possono erogare una quantità inferiore di benzina o gasolio senza incorrere nel reato di truffa.

Aumento del 50%. E non si tratta certo di un incremento di poco conto. Il decreto numero 32 infatti, ha elevato del 50% il limite di errore, portandolo dal 5 al 7,5 per mille. Per capire la reale portata della legge basta pensare che se finora su 20 litri erogati la tolleranza era di 0,1 litri (che a un prezzo stabilito di 1,55 euro al litro corrispondono a 15,5 centesimi di differenza), adesso con questa nuova legge la tolleranza è di 0,15 litri pari a 23,23 centesimi. Se si moltiplica questo incremento per la quantità di carburante erogata da un impianto nell'arco di un anno (un milione per i piccoli distributori e fino a sei-sette per i più grandi) si può intuire facilmente come in gioco ci siano milioni di euro.

Affidabilità dei controlli. Il Ctcu, Centro tutela consumatori e utenti lancia l'allarme evidenziando anche altri aspetti del provvedimento. "Il nuovo decreto lascia invariati i limiti di tolleranza degli strumenti di misurazione dell'erogazione alla pompa per l'accertamento iniziale di conformità e per le verifiche periodiche. Invece, per i controlli metrologici casuali - continua l'associazione - cioè quelli senza preavviso effettuati in fase di sorveglianza, gli errori massimi tollerati sono stati aumentati in maniera inaccettabile, cosa che non accade nel resto d'Europa". Infine, i controlli che oggi sono di competenza degli uffici metrici delle Camere di commercio potranno essere affidati a laboratori privati, "con le conseguenti potenziali riserve sull'affidabilità del servizio di verifica".

Tolleranza cautelativa. Il ministero ha replicato alle critiche spiegando in una nota che la "maggiore tolleranza nei controlli casuali non è vessatoria, ma cautelativa. Non significa affatto che lo strumento può restare con quell'errore, ma solo che quell'errore non determina sanzioni immediate, a condizione che venga corretto nei termini prescritti dagli incaricati dei controlli. Si tiene quindi conto del fatto che gli strumenti non restano nelle condizioni iniziali di precisione nel corso del loro uso, anche se devono essere ricondotti prima possibile al funzionamento ottimale". La cosa certa è che in tempi di crisi e di caro carburante, questo provvedimento appare quanto meno inopportuno. Voi che cosa ne pensate?

di Roberto Barone; Quattroruote

venerdì 22 aprile 2011

Viva la nonna

Rovistando in un baule di famiglia, ho ritrovato la scatola di latta che la nonna romagnola utilizzava nel dopoguerra come sua personalissima Banca d’Italia. Ogni volta che il marito portava a casa lo stipendio da tranviere, lei lo requisiva per diritto di vino (nel senso che altrimenti il nonno sarebbe andato a berselo tutto) e lo divideva in mucchietti che poi sistemava nella scatola. C’era il mucchietto dell’affitto e delle bollette, quello della spesa, quello degli sfizi (dove per sfizio si intendeva un cono al cioccolato) e infine, più importante di tutti, il mucchietto dei risparmi. La nonna fissava l’obiettivo finale - il frigorifero, il televisore - e poi curava la crescita del mucchietto mese dopo mese, come se fosse una piantina innaffiata dalle sue preghiere. Per nessuna ragione al mondo era possibile intaccare il tesoro della scatola: i maschi di casa avrebbero dovuto passare sul suo corpo, che era piuttosto muscoloso.

Quando il mucchietto aveva raggiunto le dimensioni desiderate, la nonna indossava il vestito elegante e si recava al negozio per l’acquisto. Chi la vide in uno di quei giorni, assicura che neanche una sceicca in missione da Tiffany avrebbe potuto rivaleggiare in fierezza col suo sguardo. Una volta un commesso le suggerì di comprare qualcosa a rate. Lei lo guardò storto: «Ma se mi date quel che voglio prima che io lo paghi, dopo mi passerà la voglia di averlo e anche di pagarlo!». Aveva solo la quinta elementare, ma certe volte mi capita di pensare che, con lei a Wall Street, adesso passeremmo tutti una Pasqua più serena.
di Massimo Gramellini; LA STAMPA

mercoledì 13 aprile 2011

Lo chiamavano complesso d'inferiorità

D'altronde è costretto a convivere con la Lega che ce l'ha duro.

Opere pie (bis)

"Ieri Berlusconi ha regalato un casinò a Emilio Fede per farlo smettere col gioco d'azzardo".
(Dario Vergassola, Parla con me, Raitre)

Opere pie

E così Berlusconi pagò Ruby perché non si prostituisse.

giovedì 7 aprile 2011

Gentile responsabile...

Il programma dei Responsabili è copiato di sana pianta dal manifesto degli intellettuali fascisti del 1925. Incredibile. Non tanto per il riferimento ai fascisti, ma agli intellettuali. Uno non fatica a immaginarsi la scena: Scilipoti alla scrivania con la matita in bocca e gli occhi al soffitto. Responsabilità nazionale è… è… è… Ah, saperlo. All’improvviso, la luce: perché non inserire una parola-chiave su Internet, come uno studente in cerca di ispirazione? «Manifesto», per esempio. Orrore! Sullo schermo è comparso il barbone di Marx. Un momento… più in basso affiora il filosofo Gentile col manifesto degli intellettuali fascisti da lui ispirato. Leggiamo un po’… «Il fascismo è il movimento recente e antico dello spirito italiano, intimamente connesso alla storia della nazione». Scilipoti ha un sussulto: parla di me! Chi è più recente e antico della nostra simpatica combriccola di voltagabbana? Chi più intimamente connesso alla storia della nazione? Il leader recente e antico pigia il tasto «copia e incolla» e il più è fatto. Giusto un paio di ritocchi. «Responsabilità Nazionale» al posto di «Fascismo», che come soggetto è un po’ datato. Anche «intimamente» va sostituito perché fa venire in mente il bunga bunga. Meglio «internamente»: orribile e casto.

Tra una scopiazzata e un’incollata si approda al gran finale. Gentile aveva scritto: «La patria è concezione austera della vita». Scilipoti lo personalizza con la sua griffe inimitabile: «Responsabilità è concezione austera della vita». Ci piace sperare che a quel punto gli sia almeno venuto da ridere.

di Massimo Gramellini; LA STAMPA