venerdì 23 luglio 2010

Faccia tosta

Si rimane esterrefatti davanti alla multa che i carabinieri di San Felice Circeo hanno rifilato a Michele Izzo, segretario del sottosegretario (dimissionario) Cosentino. Era il 4 luglio, una domenica, e si sa quanto sia difficile parcheggiare d’estate nelle località di mare, alla faccia delle cassandre bolsceviche che starnazzano intorno alla crisi. Il segretario del sottosegretario aveva fretta di mangiare un gelato, eppure ha cercato un posto libero, finché ha dovuto rassegnarsi a prendere quello dei carabinieri. E che cosa avrebbe dovuto fare, di grazia? Parcheggiare nello spazio riservato ai Casalesi? Di sicuro era già occupato. Così, al ritorno dal gelataio, ha trovato la contravvenzione. Ed è andato a lamentarsi. «Non potete farmi questo. Io sono il segretario del sottosegretario, la mia è un’auto di servizio e mi trovo qui per ragioni istituzionali». (Il gelato, a San Felice, è un’istituzione.) Poiché i carabinieri cuor di ghiaccio continuavano a sventolare la multa, il sotto-sottosegretario ha addirittura minacciato una interrogazione parlamentare. Ma quelli non solo gli hanno ribadito l’ammenda: dal momento che l’auto risultava intestata a lui e non al ministero, lo hanno pure incriminato per false dichiarazioni.

Vorrei unire il mio al vostro stupore per la prova di coraggio. Dei carabinieri? No, del sotto-sottosegretario. Nell’estate in cui i manutengoli della Casta fanno di tutto per passare inosservati, esibire come autoblù un’auto che blu non è, pur di rivendicare la propria appartenenza alla categoria dei privilegiati, è quasi un gesto da kamikaze.

di Massimo Gramellini; LA STAMPA

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