Secondo un’indagine della Banca d’Italia illustrata dal governatore Ignazio
Visco, «i salari di ingresso nel mercato del lavoro sono oggi in termini reali
su livelli pari a quelli di alcuni decenni fa». Non è chiaro? Bè, in pratica,
chi comincia a lavorare oggi deve accettare uno stipendio molto basso, che non
tiene conto della crescita del reddito che si è nel frattempo registrata. Ancora
non ci siamo? Mettiamola così: prima si inserivano i giovani nel mercato del
lavoro, adesso si inserisce il mercato del lavoro nei giovani.
di Mattia Feltri; LA STAMPA
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